mercoledì 10 settembre 2014

Al tribunale di Roma il giudice tutelare non conosce bene il Diritto di Famiglia...

Ci troviamo ancora una volta a commentare provvedimenti surreali. Non avendo gli strumenti per modificare atti che gridano vendetta, rivendichiamo almeno il diritto di rendere note le bestialità.

Tribunale di Roma: stavolta analizziamo il provvedimento di un giudice tutelare, dopo aver dato spazio alle perle di giudici ordinari e minorili. Provando a sintetizzare una vicenda estremamente complessa, diremo solo che una coppia prova per circa due anni ad avere un figlio che non arriva, poi al momento della tanto attesa gravidanza la signora scarica il compagno. Ciao, ora non mi servi più.

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1 commento:

  1. scritto da: Gerardo Spira

    Sono stato in quegli uffici di Roma che ancora qualcuno chiama del giudice tutelare. Quando accedi hai subito la sensazione di trovarti in un luogo di mercato. L´organizzazione appartiene al caso e chi viene da fuori e si aspetta una struttura perfettamente organizzata prova un profondo disagio e un senso di perdizione di identità. A me è capitato, come legale, di accedere nella stanza n:22 l´11 febbraio di quest´anno . Tutto il collegio era di genere femminile( per caso ?!), l´altra parte,tenendosi per mano, avvocato e ricorrente, ha potuto parlare ed esporre, a noi invece il PM ci ha impedito di esporre le nostre ragioni, minacciandoci di chiamare i carabinieri, senza indicare i motivi. Di fatto comunque la difesa non è stata svolta. Quel magistrato, oltre all´abuso di funzioni, ha violato un dovere fondamentale di validità del giudizio. Manzini definiva il P.M l´occhio della legge, di tutela di tutti. In questo caso quel magistrato, per noi, ha chiuso l´occhio. Si comporta sempre così? la Cancelliera B. si è rifiutata di darne le identità, invitandoci a fare una istanza indicando i motivi. E´ la fine del mondo del diritto!. Eppure quel magistrato era seduto in udienza pubblica, con funzioni pubbliche, che non risulta indicato nella decisione n.RG h17676/2013 V.G. L´udienza è dell´11 febbraio 2014. Ogni commento è fuori luogo e fuori tempo. Fabio, si pone l´interrogativo se a Roma il giudice tutelare conosce il diritto di famiglia. Ebbene, con provocatoria chiarezza rispondo : non lo conosce. Al giudice tutelare "mica" interessa che fine fa una famiglia, dopo la sua decisione o vigila sugli effetti? Ricade sempre sul cittadino l´obbligo di vigilare e di segnalare. Quale utilità ha per il cittadino questa Giustizia? Non è più efficiente, efficace e garantista riportare il diritto di famiglia davanti allo Stato civile ? Al Giudice tutelare, come alla maggior parte di loro interessa la carriera e lo stipendio. Le pratiche si esaminano per lettura di testate e non di contenuto." Mica " viene accertato se negli atti sono stati rifilati documenti falsi o rese dichiarazioni false che incidono sull´affidabilità della persona e sulla vita del minore? Questi sono aspetti che al giudice tutelare non riguardano. Egli ha già la decisione in "tasca " e per giunta scritta in modo da far vergognare la GIUSTIZIA e il diritto. A noi non resta, purtroppo, che subire minacce che sortiscono effetti ancor più pericolosi di quelli odiati di certe associazioni, perché fatte in nome della legge e del popolo italiano. In ciò si misurerà il valore della riforma della Giustizia.

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