Nel matrimonio in cui due esseri umani mettono le loro speranze in un unico destino la cosa più bella sono i figli.
Il benessere dei figli e dei minori trova tutela in numerose sentenze nazionali e Convenzioni internazionali sia in regime di matrimonio che di separazione coniugale.
La prima legge, a regolamentare la materia dell’ affido condiviso in sede di separazione consensuale è stata la legge n. 54 del 2006, che cosi recita: “In caso di separazione dei genitori, i figli saranno affidati come regola ad entrambi i genitori e, soltanto come eccezione, ad uno di essi quando in tal senso spinga l’interesse del minore e l’affidamento condiviso determini una situazione di pregiudizio per il minore stesso…”.
scritto da Gerardo Spira
RispondiEliminaSi scrive molto, ma non si affronta il nodo del problema. Le decisioni della giustizia non si basano su leggi o disposizioni specifiche, la materia è carente, ma sulla cultura personale che il magistrato ha acquisito. Ogni considerazione è facilmente deducibile. Se sbaglia il giudice o abusa nel diritto e ciò accade spesso, anzi sempre in questa materia, non gli accade niente; se invece sbaglia il genitore può perdere il figlio e peggio ancora finire in galera. Nessuno ha compreso che negli affetti e nei sentimenti non esiste giustizia o diritto applicabile. La materia va sottratta al contenzioso giudiziario e riportata nel canale sociale, mettendo in campo strumenti operativi equilibrati di vigilanza e di controllo. Vanno soprattutto cancellate organizzazioni affaristiche e soggetti di stampo.. La giustizia minorile non è stata e non è una garanzia di settore.