Bravi,se parlate con linguaggio chiaro,capiranno anche le pietre.Ho conosciuto l´ufficio del Garante del Lazio,per prospettare un caso che farà certamente molto rumore. Sono stato accolto da un funzionario, il quale per la stanchezza apatica del momento,si è limitato a fornirmi qualche delucidazione.Appena ho accennato alle disfunzioni dei servizi e alla burocratica incapacità della giustizia, frettolosamente mi ha richiesto altre carte.Tutto qua! Questa struttura è pagata con denaro pubblico, lo scopo è ben chiaro nella legge istitutiva e quindi dovrebbe essere di garanzia dei minori,maltrattati, disturbati e vittime di abusi. Per questo il garante dovrebbe indagare presso i servizi,verificare luoghi e strutture e controllare che i provvedimenti vengano correttamente eseguiti.Invece in tutto questo clamore di conflitti, di provvedimenti giudiziari errati, di sinuose infiltrazioni di piaceri e di favori, il Garante non ha competenze. Ma le ispezioni e le inchieste devono farle i cittadini o i malcapitati ? e con quali risultati? Questo cancro va estirpato, il tribunale dei minori va ripensato,per materia e competenze professionali e la problematica va rimessa nelle mani della società con altri organismi dotati di professioni serie e rispettose del grande valore della famiglia.Questa giustizia con i servizi pubblici ha dimostrato impreparazione e incapacità.Nessun tribunale può giudicare nella sfera affettiva dei minori. |
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