lunedì 10 giugno 2013

Il rapporto sulla finanza pubblica ed i progetti di riforma degli enti locali

http://www.leggioggi.it/2013/06/07/il-rapporto-sulla-finanza-pubblica-della-corte-dei-conti-ed-i-progetti-di-riforma-degli-enti-locali/

gerardo spira
Il ragionamento affrontato dall’autore, parte, a mio avviso da presupposti errati. Sostiene l’ autore che con la soppressione delle province si risparmierebbe poco,
mentre si aggraverebbe l’aspetto funzionale. Orbene non mi pare che la corte dei Conti abbia sostenuto la importanza funzionale delle province,anzi, la riforma Monti fu considerata favorevolmente nella direzione proposta. La Corte ,specialmente negli ultimi anni, ha sollecitato il parlamento a promuovere una politica di crescita, abbassando il cuneo fiscale. In buona sostanza la Corte sollecita lo snellimento ,l’accelerazione e soprattutto il riordino amministratvo per ridurre i costi ed eliminare gli sprechi. I costi delle province non si riducono soltanto ai 750.milioni di euro,che sono la spesa dello Stato, ma di tutto o quasi tutto il costo dei bilanci sotenuti dai cittadini,quindi la spesa è di miliardi di euro e non di milioni.Se poi mettiamo nel conto i costi dei consorzi ,delle fantomatiche società pubbliche , la spesa sale ancora. Allora ? bisogna ragionare non con il principio di Cicero pro domo suo,ma con lo sguardo rivolto al momento critico in cui le fabbriche chiudono, migliaia di lavoratori vengono licenziati,senza alcuna protezione sociale. I sacrifici debbono farli tutti, lavoratori pubblici e privati. Le funzioni ? è semplice, basta riordinare la materia e affidarla agli Enti territoriali di appartenenza, Comuni e Regioni, ampliando la sfera dei poteri e snellendo i procedimenti amministrativi.I Abbiamo un esercito di persone che per ragioni politiche affollano gli edifici pubblici e produttività certificata è zero, anzi sotto zero.

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