martedì 4 giugno 2013

Battipaglia, la richiesta di una madre:“fatemi riabbracciare i miei figli”. Domani convocata al Tribunale dei Minori


http://www.zerottonove.it/battipaglia-la-richiesta-di-una-madrefatemi-riabbracciare-i-miei-figli-domani-convocata-al-tribunale-dei-minori/

Eugenio Spira · Rome, Italy

Gli operatori del diritto sono in empasse. La conferma è nelle decisioni che non tengono conto del supremo interesse del minore.
I problemi legati ai minori ed alle loro famiglie devono essere trattati da professionisti veramente attenti all’evoluzione della controversa materia ed ai suoi effetti, in una società, oggi, sempre più complessa, esigente, matura. I provvedimenti che non tengono conto dell’aspetto sociale nel quale il minore è inserito e, che scaturiscono soltanto da superati applicativi di rito, freddi ed inconsistenti, finiscono per provocare danni irreparabili sulla salute dei minori e delle famiglie coinvolte. Servizi Sociali e Giudici non pongono più il minore (meritevole di decisioni a sua garanzia, prima d’ogni cosa) e le sue esigenze al centro della questione, ma quest’ultimo diventa sempre più satellite rispetto alle argomentazioni addotte a fondamento di sentenze in materia. Non si colgono, nelle sentenze, slanci di sana e buona cultura di famiglia, ma sempre o quasi, traduzioni riconducibili alle frustrazioni personali di chi, ahimè opera nel settore e, ancor peggio, decide. La P.A.S. è un’ invenzione per speculare, per dare qualche ora di lavoro a psicoterapeuti e psicologi altrimenti senza spazi lavorativi, mentre rimane, per le menti lucide e incondizionate, semplice sciogliere i nodi familiari per chi conosce e vive i meccanismi della famiglia. I tribunali per i minorenni non hanno strumenti e riferimenti normativi per incidere con sentenze equilibrate, i servizi sociali, dimostrano, sempre più, di non possedere le basi culturali che richiede la specificità della materia; rimane il BUONSENSO. Anche quest’ultimo è un miraggio?


May 20 at 9:05am

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