[Intervista di Rossella Pagnotta] Un recente Comunicato stampa dell’Associazione Nazionale Crescere Insieme – presieduta da Marino Maglietta, ideatore dell’affidamento condiviso ed estensore dei testi alla base della relativa legge – ha segnalato la presenza di manomissioni degli articoli del codice civile che introducono l’affidamento condiviso nel Dlgs destinato precipuamente a realizzare l’equiparazione della filiazione naturale a quella legittima.
Tali interventi interferirebbero pesantemente e negativamente sia con i diritti dei minori figli di genitori separati che con le probabilità di accesso alla mediazione familiare e di suo successo. ...
scritto da Gerardo Spira
RispondiEliminaTutto il rispetto per il professore Bianca, ma, visto che le prassi parlamentari sono attentamente seguite da filibustieri della politica, il coordinatore poteva formare un gruppo di esperti esterni,provenienti dalle associazioni, e tenerlo informato passo,passo, in modo da garantirsi che il provvedimento arrivasse davanti al Consiglio dei Ministri controllato fino alla fine. A questo punto nessuno più poteva toccare il provvedimento. Invece i furbi si sono serviti di parlamentari inseriti nella commissione per raggiungere il proprio scopo. Ritorno sulla questione, come già precisato in altro commento, per insistere che ora il problema è divenuto molto più complicato,per gli aspetti procedurali di revisione delle norme. Bando alle discussioni. Occorre provocare le responsabilità politiche di fronte al Paese. Bisogna aprire subito una tavola rotonda pubblica davanti al parlamento e invitare al dibattito il Presidente della Camera dei Deputati, del Senato e anche il Presidente della Repubblica. Sarà l´occasione per fare chiarezza e guardare in faccia tutti. I genitori coinvolti saranno certamente presenti.Le complicazioni sono solo un affare di caste e un favore di genere. I guasti provocati dalla malagiustizia sono stati sanati e legittimati.