sabato 2 novembre 2013

Roma: adolescenti, prostitute e spacciatrici. Molti sapevano, i servizi sociali erano allertati

La vicenda delle baby-prostitute dei Parioli è lo specchio di un'adolescenza che fa i conti, sempre e comunque, con l'assenza di uno dei due genitori. Le due ragazzine quindicenni che stanno interessando le cronache in questi giorni (sono già in una località protetta, lontane dalla "famiglia") erano, con modalità diverse, prive delle attenzioni paterne: defunto per una, assente per l'altra.

Su tutto, due madri: l'una stanca di continue vessazioni da parte della figlia, con un ruolo attivo nella scoperta di una storia che più torbida e triste non si può; l'altra complice e consenziente, nonostante lo squallore della storia.

Due madri a confronto, per una ipotetica lotta senza vincitori. Solo sconfitti.

Sconfitte le due ragazze, che sopporteranno per tutta la vita questa esperienza terribile: clienti, papponi, soldi e cocaina.

Sconfitti tre genitori (e la memoria di un quarto...), ognuno inchiodato da responsabilità riconosciute e riconoscibili. ...

1 commento:

  1. scritto da Gerardo Spira

    E´ un'amara e triste vicenda che mette in evidenza due aspetti, sempre ricorrenti in questa nostra problematica società. Uno, il fallimento della famiglia, almeno in questo come in tantissimi casi. La mancata presenza dei genitori, porta inevitabilmente i giovani, in età evolutiva, privi di valido sostegno, in percorsi degenerati. L´evento dimostra che i genitori non hanno voluto mai sapere che cosa facevano i figli; in queste famiglie si viveva già separati in casa. Due, i responsabili dei servizi sociali che sapevano di quanto accadeva, vanno allontanati dalle responsabilità pubbliche, perché avranno operato di nascosto, senza informare la Procura presso il T.M, per coprire il buon nome, si fa per dire, di famiglie note. Collusioni, coinvolgimenti, corruzione e altro sono all´ordine del giorno. Invece i servizi sociali intervengo subito, quando devono scippare un minore ad un padre che lotta per il figlio, contro le resistenze della moglie . Il Comune, senza indugio deve aprire il procedimento disciplinare nei loro confronti e seguire la via penale.

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