lunedì 18 novembre 2013

La ministra-cannone, la riforma della giustizia e gli impuniti - di Max Bonaventura

Mentre l'ennesima porcata di governo - quella relativa all'amica degli amici Annamaria Cancellieri, donna-cannone della giustizia italiana - si è consumata con la sceneggiata parlamentare (e tante strette di mani sporche fino alle unghie), Alfano blatera di una riforma della responsabilità civile dei giudici priva di qualunque dignità.

"A pagare sarà lo Stato", afferma mastro Angelino, "chiamato a risarcire gli errori palesi in primo grado ai danni dei cittadini. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, oggi, una norma di grande importanza - spiega Alfano -. Si tratta della norma che riguarda la reponsabilità dello Stato nei confronti dei cittadini per violazione manifesta del diritto dell'Unione Europea da parte dei magistrati di ultimo grado, che crea danno agli italiani".

1 commento:

  1. scritto da Gerardo Spira

    Ho ritardato a fare il mio commento sulle considerazioni della redazione, perché frutto di una lucida analisi storica, anche se amara per chi ha partecipato al cambiamento con onestà intellettuale. La Cancellieri e tanti altri personaggi sono comunque l´espressione politica di un popolo, quello che ha votato e quello che non lo ha fatto, che ha scelto questo sistema democratico. Chi ha combattuto la mafia e la criminalità organizzata, con la forza delle sue idee e lo ha fatto sulla sua pelle, oggi si ritrova, oltre ai morti sacrificati, un sistema organizzato sugli stessi metodi e per giunta in nome della legge. Ormai i grandi politici hanno capito che il popolo si lamenta, blatera ma non va oltre. Anzi chi è in difficoltà estrema si toglie la vita. I recinti istituzionali sono ormai chiusi e rafforzati dal patto di non belligeranza tra loro. Abbiamo creato, con la responsabilità di tutti, il più grande sistema delinquenziale in nome della democrazia. La colpa è di un solo partito che difendeva i deboli, parlava e dialogava col popolo, che non ha fatto niente per farlo crescere. Se fosse accaduto ciò oggi non ci sarebbe né la Cancellieri, né Alfano e né tante galline che fanno un gran schiamazzo nel pollaio.

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