Sposarsi o fare figli in Italia è diventato più che un azzardo, una via al martirio. Francamente, il consiglio non dovrebbe essere di “non mettere al mondo figli”, bensì di andare a vivere in altri paesi dove la magistratura non si diletta a spezzare le vite delle persone per futili motivi.
Chi ha l´età e i mezzi farebbe bene ad emigrare, non c´è dubbio. Esistono tanti paesi nel mondo dove una persona normale può farsi una famiglia e vivere tranquillamente. ...
scritto da Gerardo Spira
RispondiEliminaLa lettera dell´ignoto/a autore o autrice appare molto rassegnata agli eventi che corrono in questo nostro grande PAESE. Non credo, però che per creare una famiglia si debba emigrare, anche perché le notizie e le informazioni ci danno un quadro identico, se non proprio meno rassicurante negli altri paesi. Il problema è di natura culturale e le discussioni e riflessioni non porterebbero alla soluzione. Se ho parlato di collusione o corruzione, di buona o mala fede, di negligenza, imperizia e ignoranza, l´ho fatto pubblicamente ed apertamente, perché certi magistrati e giudici con le istituzioni pubbliche e degli Enti delegati hanno creato una organizzazione fuori dallo Stato di diritto. La lotta e le battaglie si fanno a viso aperto e con le stesse armi della cultura, contro i filoni di correnti asservite di legali e dei servizi. Sono il legale di mio figlio, caduto a Roma nella trappola della malagiustizia e pur trovandomi di fronte al muro della ignoranza, dell´incompetenza, della incapacità di una setta giudiziaria, ho deciso di rompere il muro dell´omertà del potere a costo di tutto. Ho chiesto al Ministro della Giustizia una ispezione presso la Corte D' Appello - sez. Minorenni di Roma, per un provvedimento di chiara vendetta giudiziaria. Mi ha risposto la segreteria del dirigente del Ministro. Quel dirigente, pagato con danaro pubblico, ha delegato per una risposta di rito, ma non l´ha firmata. Si è nascosto. Ma poiché, per indole, sono un coriaceo indistruttibile, ho scoperto che si tratta di uno di quei magistrati, attaccato al lavoro, che invece di lavorare in tribunale ha trovato la via per continuare la carriera presso il Ministro, senza responsabilità. E´ prevalso il giuramento di casta! Ha fatto però come la lumaca, che lascia la bava lungo il percorso. Anche lui risponderà delle sue azioni. Allora? Se non emigriamo e insistiamo nel Nostro paese, questi signori, che già sono in difficoltà, li staneremo. Applicheremo nei loro confronti la stessa giustizia che loro hanno dato.